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lunedì 20 ottobre 2008

Colonna: Il paese

Veduta aerea di Colonna (Rm)
 BREVE GUIDA ALLA VISITA DI COLONNA (Rm)
Scritta da un “forestiero” ad uso di chi come lui fosse colto da curiosità circa la storia e l’ arte dell’ancora poco noto paese dei Castelli Romani.


IL PAESE
Colonna è situata a 347 m sul livello del mare, alla sommità di un altura di origine vulcanica, collocata a circa 25 Km da Roma sulla Via Casilina e ad 8 Km da Frascati, l’ odierno nome Colonna nasce prima dell’ anno mille, essendo a noi noto un diploma del 1047 “actum ad Columna Civitatem” dall’ imperatore Enrico III, che qui si era fermato durante un suo viaggio; il primitivo nome “Labicum ad quintanas” o Labico quintanense era quello della potente città preromana sui cui ruderi sorge l’ attuale cittadina, il nome “Labicum” deriva a sua volta dalla origine lavica dei suoi terreni.
Le origini di Colonna si perdono nella notte dei tempi, quando, in epoca preromana, cominciarono a stabilirsi sui colli laziali le prime popolazioni stanziali; ma le prime reali notizie sull’ esistenza di questa località si hanno in epoca romana, quando, col nome di Labico Quintanense, si indicava la località in cui si stabilì la popolazione di Labico dopo la sconfitta subita ad opera del dittatore Q.Servilio Prisco nel 414 A.C. (Tito Livio, “Ab Urbe Condita”) Già nella “Vita di Caracalla” si menziona Colonna come ottima produttrice di uve pregiate (”Cento pesche campane, dieci meloni di Ostia e circa sei chilogrammi di uva labicana”); Plinio stesso menziona fra i migliori vini della sua epoca il “Labicanum”, da consumarsi secondo l’uso romano dopo un invecchiamento di dieci anni!!
Oltre che per le uve, i romani antichi e moderni scelgono Colonna per la felice posizione collinare poco distante da Roma; ne sono testimonianza la miriade di reperti archeologici appartenenti a ville romane, in parte ancora sepolti sotto le viti dei dintorni, in parte visibili visitando il paese (vedi cortile di Palazzo Colonna) ed ancora in parte di privati o dispersi nei magazzini dei musei romani.
Purtroppo, nel passato, l’ impegno delle varie amministrazioni preposte alla valorizzazione ed al controllo di questi beni non si può dire sia mai stato encomiabile e per quanto vi siano ultimamente segnali di una maggiore sensibilità a questi problemi, non esiste a tutt’oggi per l’ occasionale visitatore nemmeno una corretta segnalazione degli elementi di rilevante valore artistico e culturale; è così che spesso la cittadina è conosciuta più per il serbatoio idrico che la sovrasta e che la rende riconoscibile fin dall’ autostrada Roma-Napoli (amichevolmente chiamato “il dindarolo”) che per le sue tante doti paesaggistiche, artistiche, storiche, gastronomiche e di calore umano.

Colonna è un paese di storia eminentemente agricola e militare: lo stemma municipale, come si può leggere a chiare lettere sul selciato di piazza Vittorio Emanuele II, riporta orgoglioso in un latino che il tempo ha reso molto maccheronico la scritta “Vetustum Castri Columnae” (dovrebbe essere invece “Vetustissimi Castri Columnae”, ovvero stemma della antichissima Fortezza di Colonna).
La natura di piazzaforte militare posta sulla Via Casilina a controllo dei traffici verso l’ Urbe, corre sempre di pari passo al carattere di insediamento agricolo e se per la qualità della produzione agricola non necessita altra testimonianza che l’ assaggio di un grappolo d’uva Italia o di un buon bicchiere di vino, l’ elevata importanza dal punto di vista militare è testimoniata in Colonna dalla presenza nei secoli di importanti insediamenti romani, è altresì testimoniata dalla presenza di un palazzo fortificato fornito di prigioni e di locali per il casermaggio delle truppe (il Palazzo Baronale della famiglia Colonna) nonché dal relativamente recente ritrovamento di armi antiche durante la costruzione di alcuni edifici cittadini.
Avvicinandoci ai giorni nostri Colonna fu sede di un comando militare tedesco e per questo venne ripetutamente bombardata durante la seconda guerra mondiale; Colonna oggi è meta delle gite “fuori porta” di un numero sempre crescente di romani e si distingue come importante centro agricolo e vitivinicolo per la produzione di uva, vino, kiwi e pesche.
Agricoltura, insediamenti artigianali ed una folta schiera di imprese piccole e medie sono oggi il motore dell’ economia locale, ma cominciamo ora il nostro breve viaggio per le vie del paese….